Amazon al Salone del Libro.
E’ possibile offrire un aiuto concreto agli editori?
Anche quest’anno Amazon approfitta del salone del libro di Torino per ingolosire le case editrici con qualche innovazione che promette di aiutare concretamente le aziende ad uscie dalla crisi del mercato editoriale
L’evento, inutile dirlo, è anche un’occasione d’oro per mostrare i muscoli ed aprirsi a collaborazioni preziose per tutte quelle aziende che cercano un alleato forte in grado di spingere in alto i fatturati.
[AGGIORNAMENTO] Nel frattempo, per approfittare dell’ondata di interesse del Salone del libro, Amazon ha deciso di festeggiare con uno sconto del 50% su una vasta selezione di ebook scopri le offerte CLICCA QUIEcco le ultime novità presentate da Mr. Besoz
Il tema di quest’anno sembra essere quello dell’ottimizzazione dei costi della produzione in un settore – quello editoriale – che vive una contrazione costante da diversi anni
“Secondo i dati Nielsen/Cepell negli ultimi due anni
la percentuale di lettori che leggono almeno un libro l’anno è scesa dal 49% al 43%
gli acquirenti complessivi sono passati in due anni dal 44% al 37% della popolazione.”
I lettori diminuiscono anno dopo anno, i libri rimangono sugli scaffali e le case editrici reagiscono a questa crisi riducendo la selezione sul catalogo e rivedendo al ribasso le tirature per i titoli che non garantiscono i riscontri.
Risultato?
I libri stampati sono sempre meno e vengono distribuiti in minore quantità, l’offerta editoriale è sempre più esigua.
Sempre più clienti non trovano i titoli che cercano o fanno fatica a reperire volumi e questo provoca una ulteriore contrazione delle vendite.
Questa spirale negativa sembra inevitabile, ma amazon ci propone la soluzione perfetta. Si chiama Print on Demand ed ha la forma di una gigantesca stampante supersonica in grado di realizzare ogni desiderio
Disponibilità e tempi di Consegna, ecco i segreti per aumentare le vendite
Care case editrici è arrivato il momento di abbattere i costi di magazzino e di dimenticarsi dei rischi sulle tirature.
Secondo una ricerca presentata al salone del libro la “disponibilità immediata” e la possibilità di ricevere il prodotto nei classici 2/3 giorni lavorativi genera un aumento del 40/70% nella propensione all’acquisto di un libro
Grazie al servizio di Print on Demand Amazon garantisce la disponibilità continua del prodotto. Se l’editore non dovesse essere in grado di evadere la richiesta, Amazon provvederà a stampare il prodotto in poche ore e spedirle direttamente al cliente nei giorni prestabiliti. Basterà soltanto inviare il file digitale ad Amazon.
Niente intermediazioni nè magazzini e soprattutto niente preoccupazioni per l’editore
Il servizio è estremamente potente durante le fasi di picchi delle vendite ma è ancora più efficace quando si tratta di riportare in vita i titoli fuori catalogo. Una lunga coda di prodotti che non hanno un mercato sufficiente per meritare una ristampa ma che possono continuare a vendere qualche copia l’anno.
Il Print on demand è il futuro, ma perché lasciare ad amazon tutto il divertimento?
Con l’abbassamento dei prezzi della stampa digitale sulla singola copia e l’aumento del fenomeno delle così dette “mini ristampe”, il print on demand è diventato oggi uno strumento realmente competitivo almeno per le tirature inferiori alle 500 copie. Le ragioni sono molteplici:
- Costo della singola copia simile a quello industriale
- Possibilità di modificare il file di stampa aggiornando o aggiungendo contenuti anche successivamente
- Abbattimento totale dei costi di logistica/distribuzione
- Continua disponibilità dei prodotti anche a seguito di picchi di richiesta
Ma amazon cosa ci guadagna?
Il fatto che il metodo di stampa digitale sia davvero competitivo non significa che il servizio offerto da Amazon sia vantaggioso per gli editori.
Amazon promette di rendere sempre disponibile un prodotto ma così facendo si garantisce 3 vantaggi che ogni editore che si rispetti dovrebbe custodire gelosamente:
1 Guadagno sulla produzione. La stampa digitale permette ad Amazon di generare una economia di scala. Maggiori sono gli editori che si appoggiano a questo servizio, maggiore sarà il margine di Amazon sul prezzo delle mini ristampe
2 Guadagno sulla vendita. Al guadagno ottenuto dalla stampa si somma (ovviamente) la vendita al cliente finale su cui Amazon ha un ulteriore margine di guadagno (40/50% sul prezzo di copertina).
3 Guadagno sul catalogo. Il print on demand di Amazon lega in modo esclusivo la produzione del libro al venditore. Amazon conquista in questo modo anche una sorta di monopolio sul canale di vendita legando la stampa del testo fuori catalogo al proprio ecommerce.
Ecco qualche alternativa al Print on demand
Se proprio pensate di non poterne fare a meno ricordate che Amazon non è l’unica che offre questo servizio.
Di seguito un paio di aziende che offrono mini tirature in breve tempo svincolando il servizio al canale di vendita:
Blurb permette di avere un servizio efficiente di stampa on demand sia in bianco e nero che a colori. Per tirature superiori alle 100 copie Blurb offre anche il servizio di stoccaggio e di spedizione diretta al cliente. Inoltre Blurb permette la vendita diretta anche su Amazon e altre 39000 librerie online!
Rotomail è una delle più grandi aziende italiane che opera nel settore del “Print on demand”. Il suo principale punto di forza è nel digital color e ne è attualmente il primo operatore europeo.
A chi consigliare il Print on Demand
La proposta di Amazon sembra ottima per le iniziative di Self publishing o per case editrici di piccole dimensioni. Il servizio di Print on Demand è certamente comodo per chi ha bisogno di ridurre al minimo i costi di magazzino e di struttura.
Ma se siete in grado di strappare buoni accordi con le tipografie e il magazzino è un costo che ormai siete in grado di sostenere, il mio consiglio è di tenere in casa questi aspetti della produzione e di ricorrere ai vari servizi di print on demand esterni solo in casi di emergenza o per testare il polso al mercato nell’ipotesi di ristampa di titoli datati
La morale della storia, conclusione e qualche considerazione.
Amazon, soprattutto negli USA, non ha mai goduto dell’amore e della fiducia degli editori. Come con l’avvento degli e-book, il sistema di Print on Demand potrebbe dimostrarsi l’ennesima leva utilizzata per rompere gli ingranaggi secolari della stampa tradizionale.
Gli editori da decenni investono nella creazione di catene di approvvigionamento proprie, magazzini giganti e infrastrutture che hanno un peso sul prezzo finale di ogni libro,
Se il Print on Demand dovesse diffondersi, gli editori avrebbero l’opportunità di ridurre i loro costi fissi e risolvere l’annoso problema dello stoccaggio, del deposito e dei resi. Allo stesso tempo renderebbe più difficile giustificare il prezzo all’ingrosso di un libro a tutto vantaggio del consumatore finale.
Amazon certamente continua a fare la parte del paladino del consumatore e dello spietato monopolista con le aziende. Voi da che parte state?
Aspetto le vostre considerazioni nei commenti e auguro a tutti un buon Salone del Libro!