Player one – Una epica caccia all’easter egg nascosta tra i meandri degli anni 80
ready player one copertina
“La condizione umana è uno schifo, per la maggior parte del tempo. I videogiochi sono l’unica cosa che
rende la vita sopportabile” Almanacco di Anorak, Capitolo 91, Versi 1-2
Nel 2044 il mondo è un brutto posto. Una enorme discarica che straripa di container impilati dove la gente sopravvive a stento e dove vige la legge del più disperato.
Ma a differenza di quanto si possa pensare il mondo vero è un’altro. Un mondo fatto di luci, suoni, punti esperienza, armi di alto livello e Easter Egg!
E’ questo il mondo che la gente ama, è questo il mondo che la gente vive. E’ questo il mondo di Player One ed il suo nome è OASIS.

atari in legno
“Batti il record o muori!” annunciò la voce. Un raggio di luce filtrò da un qualche punto, molto in alto. E lì, davanti ai miei occhi, alla base della lunga colonna luminosa, c’era un vecchio videogioco a gettoni. Riconobbi subito il suo inconfondibile cabinato spigoloso. Tempest. Atari. 1980
Seduto sul divano in contemplazione del mio kindle. Ho appena letto l’ultima “pagina” di Player One di Ernest Cline e mi ritrovo, a saggiare quel misto di nostalgia e soddisfazione tipico dei libri che vale la pena leggere. Ormai ho deciso, capisco che un libro mi piace quando scendendo dall’autobus continuo a leggerlo camminando, rischiando di essere investito.
L’altra faccia degli anni ’80
Player One non racconta gli anni ottanta, non è ambientato negli anni ottanta e sembra aver attinto molto di più dal nostro tempo che non da quello delle spalline larghe e della vita alta.
Eppure appare come un enorme tributo alla cultura degli anni ottanta. Una enciclopedica raccolta di feticci nerd che hanno dato il via ad una quantità abnorme di cambiamenti tecnologici e culturali.
Per chi fosse nato troppo tardi o volesse fare un tuffo nei ricordi ecco una super compilation di spezzoni di film [Attenzione il video è ipnotico, nostalgico psichedelico e potrebbe trasportarvi in un’altra era geologica].
Premetto che sono nato nell’84, perciò non oserò minimamente avere nostalgia di un decennio di cui ricordo a malapena qualche sfocata immagine infantile. Inoltre non ho neanche intenzione di osannare questo decennio che ho sempre considerato culturalmente imbarazzante (almeno in Italia).
Ma dopo questi 2 giorni di lettura immersiva mi rendo conto che gli anni Ottanta raccontati nel libro di Cline – il cui titolo originale è Ready Player One – possono essere gustati solo da quella generazione che in italia ha vissuto il riflesso di quella immensa rivoluzione che negli USA e in Giappone era la cultura Nerd. Un decennio fatto di videogame, giochi di ruolo e supereroi giapponesi che ha raggiunto le nostre coste solo all’inizio degli anni 90.
Mentre, nel 1983, in america il mercato dei videogiochi raggiungeva il collasso a causa dell’eccesso di offerta e del crollo dei prezzi, in Italia la tecnologia dei videogame iniziava a fare i suoi primi timidi passi nelle case degli italiani.
Perciò cari 40enni perdonatemi se i vostri anni 80 sono diversi da quelli raccontati in Player One, sono sicuro che avrete altri bellissimi ricordi in ogni caso.
Qualche info sulla trama di Player One
La storia è ambientato nel 2044, in un era di decadenza assoluta, in cui gli eccessi dell’uomo hanno stravolto l’ecosistema globale e la società si ritrova a fare i conti con una crisi energetica e ambientale inimmaginabile.
Il libro è un’avventura epica, con una narrazione semplice e coinvolgente in cui la società umana vive una doppia vita, continuamente altalenante tra la tristezza di un pianeta in uno stato di abbandono e le stravaganze, i lussi e le infinite possibilità del mondo digitale.
Nel mondo di Player One, internet si è evoluto in una piattaforma iper-realistica (che ricorda molto second life) che offre la possibilità di poter realizzare qualsiasi desiderio grazie alla realtà aumentata ed una piattaforma ultra veloce chiamata OASIS.
Fin qui la trama potrebbe sembrare un grande classico della fantascienza come tante altre, non fosse altro che questo mondo digitale sembra essere il più grande mausoleo di feticci nerd anni 80 mai visto.
Gran parte delle ambientazioni riprendono lo stile dei videogiochi, i film e le icone del periodo. Un universo celebrativo costruito dal creatore di OASIS James Halliday che decide di indire, come lascito per la sua morte, una competizione per la conquista della sua eredità.
E quale modo migliore se non quello di nascondere un easter egg all’interno della sua piattaforma? Una funambolica caccia al tesoro aperta a tutti ma che solo un giocatore potrà portare a termine.
L’odissea che il protagonista Wade Owen Watts si troverà ad affrontare è una continua citazione alla cultura POP di quegli anni. Da bravo cacciatore, infatti, Wade diventerà un espertissimo segugio di reliquie del periodo e sarà il primo Gunter a scovare il primo preziosissimo indizio.
“Mi sentivo come un bamabino che cammina nella sala giochi più grande del mondo senza un gettone in tasca, impossibilitato a fare qualsiasi cosa se non guardare gli altri bambini che si divertono”
E per chi di leggere proprio non ne ha voglia
Player One è un’avventura dentro un avventura, una “storia infinita” pensata per il grande schermo e per questo che, il giorno stesso della pubblicazione, la La Warner Bros ha deciso di accaparrarsi i diritti cinematografici del libro.

Ready Player One
Negli ultimi 5 anni (il libro è del 2011) le voci di corridoio davano come papabili diversi registi tra cui spiccavano nomi come Christopher Nolan, Robert Zemeckis e Peter Jackson, tutti mostri sacri del panorama cinematografico mondiale.
Ma Player One è un titolo da Top assoluto, e la scelta alla fine è ricaduta sul regista simbolo del periodo: Steven Spielberg.
Una scelta bizzarra e quanto mai azzecata visto che il regista è padre della maggior parte delle citazioni contenute all’interno del libro.
Per chi non avesse ancora letto il libro ecco da dove comprarlo su Amazon in versione cartacea
(per i nostalgici anni 80) o in Versione Ebook (Special books)
E’ un libro di 600 pagine ma vi sembreranno volare. Io avrei proprio voglia di sapere cosa ne pensate, perciò leggetelo, ve lo ordino! e se l’avete già letto datemi i vostri pareri e ditemi cosa ne pensate!
A dimenticavo, di seguito alcuni gameplay dei giochi citati da Player One nel caso voleste una anticipazione 🙂